In seguito alla crescente sensibilizzazione verso le tematiche ambientali e alle vere e proprie battaglie delle associazioni ambientaliste, la protezione del lupo divenne legge: nel 1971 con il decreto ministeriale Natali fu escluso dalle specie “nocive” e ne fu proibita la caccia, e nel 1976 il decreto Marcora ne decretò la protezione integrale.
Nel 1981 il nostro Paese ratificò la Convenzione di Berna (1979) che prevede la protezione speciale del lupo e ne proibisce la detenzione e il commercio.
Successivamente, con la “Legge in tutela della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio” del 1992, il lupo fu confermato tra le specie particolarmente protette e vennero previste sanzioni penali per l’abbattimento.
L’Italia nello stesso anno ha inoltre ratificato la CITES, il trattato internazionale che protegge le specie in via d’estinzione soggette a commercio, e nel 1997 la direttiva europea “Habitat”, che tutela particolari ambienti e tutte le specie animali e vegetali che li abitano, compreso il lupo.
Sono quindi vietate non solo l’uccisione, ma anche la cattura, il trasporto, la detenzione e il disturbo degli esemplari, nonché il deterioramento dei siti riproduttivi.