Investire nel futuro        7a

BIOLOGIA

La riproduzione

 

Nei lupi il periodo degli amori coincide con i mesi invernali. Nel branco si accoppiano in genere solo il maschio e la femmina dominanti che coincidono di massima con la coppia di genitori degli altri membri del gruppo.
Questo meccanismo, insieme alla territorialità, contribuisce alla regolazione numerica della popolazione di lupi di un'area, che è adeguata di volta in volta alle risorse alimentari presenti.
La cucciolata, che nasce in primavera è composta da 2 a 6 cuccioli e tutto il branco, i genitori ed i fratelli più anziani, collabora per allevarla.
Nei primi mesi di vita i cuccioli sono custoditi dapprima in una tana vera e propria e poi in un'area più ampia, all'aperto, ma con vegetazione fitta e nascondigli, detta "rendez-vous" dal francese "appuntamento", il cuore del territorio del branco, dove i piccoli attendono il rientro degli adulti dalla caccia.
Dopo l’allattamento i cuccioli sono svezzati con gli alimenti che gli adulti, in particolare la madre, rigurgitano a loro richiesta. Questo processo ha una doppia funzione, sia di nutrizione vera e propria della prole, sia di insegnamento sulla qualità del cibo da ricercare ua volta adulti.
Man mano che i piccoli crescono cominceranno ad accompagnare gli adulti negli spostamenti

 

 
 

STORIA

Nascita delle aree protette

Le prime aree protette nacquero negli Stati Uniti d’America alla fine del 1800 e si caratterizzarono come veri e propri santuari, sulla spinta dell’idea romantica della natura incontaminata come madre e specchio dell’anima.
In Europa il concetto di area protetta dovette per forza fare i conti con un territorio molto più antropizzato rispetto alla vastità delle distese americane, e da subito la ricerca dell’armonia fra la natura e le attività umane distinsero queste realtà.
In Italia la prima area protetta nacque quando il re Vittorio Emanuele III donò allo stato italiano una parte della sua riserva di caccia che divenne il nucleo iniziale del Parco Nazionale del Gran Paradiso, istituito il 3 dicembre del 1922, per la tutela dell’ultima popolazione di stambecco alpino.
Il Parco Nazionale d’Abruzzo venne costituito poco dopo, l’11 gennaio del 1923.
A destra, stralcio della mappa storica del Parco.
Nel 1934 venne istituito il Parco del Circeo e nel 1935 il Parco Nazionale dello Stelvio.
Per molto tempo rimasero le uniche aree protette italiane, a cui man mano si aggiunsero altre realtà fino a quando nel 1991 la legge quadro sulle aree protette, le riclassificò e definì, istituendone l’elenco ufficiale ed affiancando alle finalità prettamente conservative e di tutela anche quelle scientifiche e di valorizzazione dell'esteso e diversificato patrimonio naturale del paese.

 
 

CURIOSITA'

Ruolo delle aree protette

 

L’Italia attraverso la Legge Quadro n° 394 del 1991 ha istituito il Sistema delle aree protette in cui confluiscono oggi 25 parchi nazionali, 145 parchi regionali, 32 aree marine, 147 riserve statali, 430 riserve regionali e numerose altre aree a diversa definizione.
L’introduzione della parola “sistema”
sottolinea il concetto che le aree protette costituiscono un’unica struttura complessa che deve perseguire il fine comune di protezione e conservazione degli ecosistemi naturali.
Molti elementi faunistici, come il lupo, l’orso o gli uccelli migratori ad esempio, non possono essere relegati entro i confini di una singola area protetta, ma necessitano di una rete di protezione a grande scala.

Inoltre per rinforzare il loro ruolo oggi le aree protette devono coniugare custodia e protezione dell’ambiente con la vita delle popolazioni locali: la valorizzazione del patrimonio naturale, aspetto fra i più delicati, da cui originano tante controversie.
Così oggi le aree naturali Protette, per portare avanti le finalità istitutive con efficacia, devono ritrovare la loro autorevolezza, cambiando prospettiva attraverso la ricerca di nuove vie ed idee che portino a sperimentare e promuovere pratiche innovative,
che trasformino i territori tutelati in dei veri e propri “laboratori di vita innovativa, un equilibrio tra la conservazione e lo sviluppo sostenibile, a beneficio della natura e dell’uomo."

 

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